Minori e Privacy
Minori: quale Privacy?!
Privacy e Tutela dei Minori sono temi caldi in questo fine inverno, anche a seguito degli ultimi fatti di cronaca già commentati.
Vogliamo affrontare il tema in relazione all’accelerazione che il digitale sta portando e all’accesso “nativo” dei bambini e dei ragazzi alla tecnologia.
Interventi del Garante
Dopo il primo blocco di Tik Tok imposto dall’Autorità Garante, a seguito dell’accaduto di Palermo, l’intervento si è esteso anche ad altre piattaforme social come Facebook e Instagram.
Il Ragante ha aperto un fascicolo per verificare i metodi di controllo dell’età anagrafica degli utenti sui social network in quanto, secondo le loro policy, le piattaforme non dovrebbero essere accessibili ai minorenni.
Come ha fatto una minore di 10 anni ad iscriversi a queste piattaforme.
L’Autorità dopo aver riscontrato che la minorenne aveva diversi account social ha chiesto anche a Facebook di fornire precise indicazioni sulle modalità di iscrizione ai due social e sulle verifiche dell’età dell’utente adottate per controllare il rispetto dell’età minima di iscrizione.
Tik Tok, dopo il blocco, ha fornito i chiarimenti richiesti ed ha comunicato l’intenzione di adottare misure per impedire l’accesso alla piattaforma a utenti minori di 13 anni. Al fine di assicurare tale impedimento valuterà l’utilizzo di intelligenza artificiale per la verifica dell’età e avvierà una campagna per sensibilizzare genitori e figli.
Inoltre il 9 febbraio, come richiesto dal Garante, bloccherà tutti gli utenti italiani e chiederà loro di inserire nuovamente la loro data di nascita per poter continuare a utilizzare l’app.
Gli account di utenti al di sotto di 13 anni saranno rimossi.
Un’altra novità introdotta è un pulsante che da la possibilità agli utenti di segnalare direttamente altri utenti che sembrano avere meno di 13 anni. L’app invierà una notifica agli utenti prima di bloccarli e li informerà del requisito dell’inserimento dell’età.
Seppur le novità introdotte per la protezione dei dati sono numerose, l’Autorità Garante si riserva, in ogni caso, la possibilità di verificare l’effettiva efficacia delle misure annunciate.
Sensibilizzazione sulla tematica
Il Garante parallelamente ha intrapreso un’iniziativa, sulle TV nazionali in collaborazione con Telefono Azzurro, con lo scopo di rafforzare l’azione di tutela nei confronti dei minorenni e dei genitori nello svolgimento di un ruolo attivo di vigilanza e istruzione all’utilizzo dei social.
In tal senso il Garante ha redatto un vademecum dal titolo “Minori e nuove tecnologie, Consigli ai grandi per un utilizzo sicuro da parte dei piccoli” proprio per incrementare la sensibilizzazione dei genitori stessi all’uso di queste piattaforme.
In qualità di genitori occorre essere consapevoli del fatto che un minore che utilizza strumenti connessi alla rete potrebbe involontariamente:
- rivelare a sconosciuti informazioni personali come ad esempio la scuola che frequenta;
- diffondere dati contenuti nel dispositivo come foto o contatti;
- fare acquisti online o scaricare contenuti se sul dispositivo sono memorizzati metodi di pagamento;
- essere esposto alla visione di materiale non adatto alla sua età;
- essere contattato da eventuali malintenzionati o essere vittima di cyberbullismo.
Buona prassi per l’adulto è quella di supervisionare i minori durante l’utilizzo dei dispositivi e spiegar loro come comportarsi e quali sono i rischi a cui si va in contro. Affinchè la navigazione sia sicura è preferibile regolare livelli di sicurezza e le impostazioni privacy dei dispositivi; sono disponibili anche delle app gratuite che permettono il blocco si alcune applicazioni permettendo di applicare un “parental control” sul dispositivo.
Occorre ricordare, come scritto in precedenza, che alcune piattaforme non consentono l’iscrizione ai minori di 14 anni. In Italia la normativa privacy stabilisce che solo a partire dai 14 anni un minore può esprimere autonomamente il consenso al trattamento dei propri dati personali. Prima di questa età sarà infatti compito di chi esercita la responsabilità genitoriale a esprimere il consenso per il minore.
Come anticipato prima i programmi di controllo parentale permettono di monitorare l’utilizzo del dispositivo nelle mani di un minore. Danno la possibilità di impostare password, blocchi e altri tipi di filtri per alcune funzioni; creare una lista “nera” di parole che vengono oscurate nelle ricerche; limitare l’uso solo per alcune ore del giorno.
Conclusioni
Insomma, il contesto è molto ampio e nel mondo di internet si trovano infinite possibilità. Un minore che naviga su internet potrebbe imbattersi in materiale o soggetti non adatti alla sua età che potrebbero risultare pericolosi per la sua crescita ed integrità psico fisica.
Questa problematica deve essere affrontata sotto due aspetti, il primo tecnico e il secondo culturale.
Le istituzioni scolastiche e le famiglie devono farsi carico di formare i minorenni sulla cosiddetta “educazione digitale”. E’ pertanto fondamentale educare bambini fin da subito ad un approccio tecnologico consapevole sia della rete che dei social network, rendendoli consapevoli dei rischi presenti su internet e responsabilizzando le loro azioni.
La soluzione da adottare non è il divieto e il non utilizzo bensì un corretto utilizzo.
Un primo passo in tale direzione passa sicuramente dalla reintroduzione dell’educazione civica ed educazione digitale nelle scuole.
Un altro passo rispetto alla sensibilizzazione di insegnanti e genitori sull’utilizzo dei social e della rete è promosso dal MIUR grazie al progetto di Generazioni Connesse (www.generazioniconnesse.it)
I minori guardano gli adulti e da loro prendono spunto per decidere come comportarsi. Questo comporta che noi in prima persona dobbiamo essere a primo a farne un uso consapevole. Sul sito del garante troviamo un breve quiz per scoprire se si usano i social in modo cosciente https://www.garanteprivacy.it/connettilatesta/risultato-questionario
Nei casi in cui ci siano dubbi sull’effettivo rispetto delle norme o sul corretto uso di dispositivi, non esitate a contattarci all’indirizzo privacy@deeperformance.it
Inoltre vi segnaliamo che abbiamo attivato presso le scuole ed alcune aziende corsi di educazione digitale rivolti agli adulti per comprendere sempre meglio i meccanismi della comunicazione digitale e i trucchi epr una corretta educazione e interazione con le giovani generazioni. Contattaci per approfondire.